Jakob Lorber














    

















individualità

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Re: individualità

Messaggioda Nessuno » 03/12/2010, 22:13

A regola dovremmo conservare la nostra individualità. Eternamente. Per quanto adottivi siamo pur sempre figli. Figli di Dio. Dunque Dei.

Comprendo quanto sia difficile crederlo............. :mrgreen: Eppure dovrebbe proprio essere così.

Per quanto riguarda l'amore coniugale credo che, come tutte le altre forme di amore che proviamo noi esseri umani, sia pur sempre amore egoistico. Siamo spinti dal bisogno e nella nostra carne abita e comanda il peccato. Eppure il Signore può salvarci in un batter d'occhio. Intendo può donarci la libertà e quindi la gioia a cui noi tutti aspiriamo.

E per ottenere tutto questo è sufficiente non essere più noi stessi che viviamo ma Cristo in noi.

E per far vivere Cristo in noi bisogna amarLo più della nostra stessa vita. Farsi uguale a Lui.

E per farsi uguali a Lui..............qui la sequenza finisce amici miei 8-) Non so più andare avanti!

Spero tuttavia condividiate i passaggi che ho scritto. O almeno, se non sono condivisibili, che non siano troppo lontani dalla verità. :)
Quando non vuoi più diventare qualcuno.........allora sei pronto per essere nessuno.
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Re: individualità

Messaggioda giuseppe » 04/12/2010, 11:50

Cari amici e amiche,
Damiano mi aveva informato, il 13 novembre, che era stata aperta una nuova sessione in cui c'era anche un tema in discussione. Io diedi un'occhiata veloce ai pochi interventi che c'erano. Sono pochi poiché da molti anni è abitudine scrivere o telefonare al Giornalino per trattare gli argomenti. Speriamo però che prenda piede il Forum, e così mi "libererei" dall'oneroso impegno di rispondere nel Giornalino, dopo aver fatto "mai abbastanza" ricerche.
Dopo che ebbi letto il tema da voi discusso, non potei assolutamente intervenire, poiché ero troppo impegnato in due lavori, soprattutto quello che mi premeva da molto tempo, ovvero ho finalmente trovato un grafico specializzato in 3D e gli ho commissionato l'Universo, dopo aver dedicato molto tempo a preparagli le bozze e le sequenze delle immagini.
Ora dunque mi sono liberato di tale enorme lavoro e mi "permetto" di esprimere il mio breve punto di vista, che però sarebbe utile trattare nel Giornalino, per il fatto che solo lì è possibile pubblicare le Rivelazioni che "taglierebbero la testa al toro".
Io comprendo e quasi condividerei il vostro punto di vista, e cioè che secondo voi "l'uomo e la donna resteranno sempre DUE entità separate e NON si fonderanno mai in UN SOLO essere". Ma se voi andate a leggere due Rivelazioni, forse cambierete idea. Oppure la potrete far cambiare a me, nel caso io abbia compreso in maniera errata.
Leggete pertanto il GOVERNO DELLA FAMIGLIA DI DIO, volume 2, cap.88, paragrafi 4-5-6-7-8, ma soprattutto leggete LA TERRA, capitolo 13, par.6.
Poi pensate che Dio ha detto che Lui crea tramite Sua moglie, che però si chiama SAPIENZA, che Lucifero era androgino e cioè non aveva una Lucifera in moglie, e che anche Adamo era all'inizio androgino.
Ecco perché, ma forse mi sbaglio, io credo alla "fusione" in un solo essere tra la moglie vera e il marito vero, ovvero tra le due parti ora separate, ovvero il maschile e femminile, ovvero tra la polarità positiva e quella negativa.
Anche una calamita è un solo oggetto, ma ha due entità: il Nord e il Sud.
Anche una batteria è un solo oggetto, ma ha due entità: il positivo e il negativo.
Ma, come detto, posso anche sbagliarmi.
Ben vengano dunque le discussioni.
Ciao da
Giuseppe e il suo Socio Gesù
giuseppe
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 05/12/2010, 22:33

Cari amici secondo me la risposta è chiaramente detta dal Signore nel cap 88 par 10 del 2 vol del Governo della Famiglia di Dio:
"..... e appunto con ciò sono una cosa sola col Padre, perchè Gli stanno di fronte quale un contrapposto". Il che, detto in parole povere, vorrebbe dire(mio parere personale) che come noi (creature) saremo una cosa sola con il Padre ma contrapposti, cioè INDIPENDENTI da Lui, così maschio e femmina saranno tra loro contrapposti, cioè ognuno con una sua individualità.Come è ancor meglio scritto nel par 16:"... come tu diverrai una cosa sola con lui, così PURE TU sarai, in lui ed ATTRAVERSO lui, una cosa sola con Me".(rivolto alla donna Besela)
E come dice nei paragrafi precedenti l'uomo deve essere unito alla femmina(per diventare un contrapposto davanti al Signore) ma nel matrimonio celeste, il che non indica che tra i due c'è una fusione ed un annullamento di uno dentro l'altro(e chi comanda? :lol: ).
Per quanto riguarda il cap 13 par 6 del vol. La Terra io personalmente la capisco come segue: una volta celebrato il matrimonio celeste il maschio assorbe le caratteristiche femminili e la femmina assorbe quelle maschili(entrambi in se stessi) ma la loro individuale indipendenza rimane in eterno. E come esseri perfetti diventano perfetti contrapposti del Signore(vedi Il Governo vol 2).
Forse posso essere più chiaro con il seguente esempio: se in Gesù è predominante la Sapienza ed in Dio l'Amore, pur essendo una cosa sola noi Gli vediamo separati e separati così si mostrano nei Cieli, la Sapienza è visibile "carnalmente" in Gesù, Dio è visibile nel Sole Spirituale. Quindi uniti ma separati, come dovrebbe essere una coppia di sposi perfetta.
Detto questo rimango quindi dell'opinione che rimarremo separati come maschio e femmina anche se uniti davanti al Signore
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Re: individualità

Messaggioda giuseppe » 06/12/2010, 10:32

Cari amici e amiche,
la parola “fusione” tra uomo e donna per formare UN solo essere, è una mia “forzatura” per far intendere ancora meglio la parola “unificazione” comunicata dal Signore.
Ma visto che voi tutti avete interpretato tale parola “fusione” addirittura come “annullamento tra le due entità uomo-donna” (dato che si fondono tra loro), allora non la userò più, poiché l’avete interpretata come una fusione “caotica e casuale con la perdita della propria entità”.
Ma allora parliamo di “unificazione” la quale, secondo me, è “l’unione in un solo essere tra un uomo (che è amore, polarità positiva, maschio ecc.) e una donna (che è sapienza, polarità negativa, femmina ecc.). Ma questa “unione in un solo essere” deve avvenire e avverrà solo quando queste due entità, ORA polarità provvisoriamente separate e soprattutto squilibrate, avranno raggiunto il “perfetto equilibrio” richiesto dal Signore, così come Egli Stesso dice (da qualche parte dell’Opera) che Lui, e così pure qualsiasi essere se vuole ESISTERE, deve essere formato da due parti, ovvero dalla polarità Positiva e da quella Negativa. E aggiunge che tali DUE parti che costituiscono LUI sono in PERFETTO equilibrio tra di loro, mentre quelle umane sono squilibrate ma dovranno diventare esse pure in perfetto equilibrio.
E alla domanda di Massimo: “Ma se si fondono in un solo essere, chi comanda?”, allora Massimo dovrebbe rispondere a questa domanda: “Ma ora, tra marito e moglie che sono due entità separate, chi comanda?”.
Infine, il vedere Dio come Amore e vedere Gesù come Sapienza, e poi concludere che sono DUE Esseri distinti e visibili, io vorrei solo dire che, secondo me invece, Gesù non è altro che lo Stesso Dio (infinito ed eternamente INVISIBILE a tutti, compresi i più grandi angeli) il Quale, per vivere insieme ai Suoi futuri figli (eternamente limitati ed eternamente mai infiniti), ha dovuto assumere una sembianza umana e VISIBILE. Altrimenti il Dio infinito non avrebbe mai potuto essere comprensibile e percettibile alle Sue creature.
Infine, la cosa più strana è forse questa: “Come mai il Signore NON parla mai di un arcangelo femminile?”. E come mai, e questo è scritto nell’opera di Lorber, chi vedeva l’arcangelo Raffaele, poi domandava a Gesù: “Ma costui è un maschio oppure una femmina?”.
E siccome finora nessuno di noi, io compreso, non abbiamo la prova se avverrà o meno una unione tra uomo e donna per formare un solo essere ANDROGINO o ERMAFRODITA, ecco che proprio ora ci vorrebbe il famoso “rinato nello spirito” il quale, soltanto lui, ci darebbe la giusta risposta.
E allora non ci resta altro da fare che aspettare che arrivi tale risolutore, oppure sperare che altri amici e amiche esprimano la loro opinione, oppure, e questa idea mi è venuto solo in questo momento, contatterò il numero “uno” tedesco Wilfried Schlätz e farò anche a lui tale domanda.
Ciao a tutti e alla prossima.
g&G
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 08/12/2010, 17:38

Inizierò dalla fine dell'intervento di Giuseppe e cioè dal rinato nello Spirito. Io sono del parere che, come detto nella Nuova Rivelazione, la Terra sia una scuola per chi vuole diventare Figlio di Dio. E la Bibbia e i vari scritti dati in via ispirata ai vari profeti e profetesse sono i libri di testo. Ora se Dio vuole che diventiamo indipendenti da noi stessi deve lasciare che ognuno di noi faccia i suoi studi e, dopo molti errori, giunga da se stesso alla Verità. Quindi ecco spiegato il perchè nessun rinato o chi per lui viene a spiegarci per filo e per segno cosa è vero e cosa non lo è. Ed il Signore vuole proprio che, magari scambiando tra di noi le varie oipinioni, ognuno giunga ad una propria Verità. Solo nel caso di errori madornali Il Signore sa come intervenire per corregerli ma mai con un intervento diretto perchè, come più volte scritto, così emetterebbe un giudizio e sarebbe molto peggio per noi creature. Per cui ci tocca "studiare" ed applicarci affinchè si possa arrivare alla Verità.
Oltretutto, ma non vorrei sviarvi, dice che l'importante è amarlo e non diventare sapienti ma noi siamo cocciuti e vogliamo sapere i vari perchè.
Tornando all'argomento: so benissimo che Gesù è Dio in una sola persona ma la suddivisione che ne facevo era per cercare di spiegare meglio il perchè, secondo me, non ci sarà una unificazione in un solo "corpo" del maschile e del femminile(ora divisi) e l'esempio della coppia perfetta di sposi è quello che meglio spiega quello che dovrebbe essere.(due corpi una identica volontà)
Su chi comanda nelle coppie matrimoniali terrene lascio la risposta a quelli sposati o che lo sono stati e credo che tra questi nessuno sia dell'idea che ci si possa trovare in un unico corpo a decidere in due(anche se ovviamente in Cielo saremo Perfetti!).
Sugli Arcangeli e sul loro aspetto posso solo dire che, purtroppo non ricordo in quale punto, viene anche detto che in Cielo tutti si assomiglieranno e le differenze esteriori saranno minime a tal punto che a noi terrestri gli Angeli ci apparirebbero tutti uguali ma che tra di loro gli Angeli si riconoscono benissimo(molto probabilmente dalla visione dell'interiore di ciascuno). Comunque in tutta la Rivelazione dove si parla dei mondi spirituali ognuno viene mostrato con il sesso che aveva sulla Terra quindi .......
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Re: individualità

Messaggioda giuseppe » 09/12/2010, 11:46

Caro Massimo,
secondo me, il rinato dello spirito non farebbe nessuna costrizione sul semplice fatto di “dirci una volta per tutte” se ci sarà o meno una “unione di due entità opposte (maschile e femminile) in un solo essere angelico”, poiché già il Signore ha detto che “fra 2000 anni ci sarà un altro Lorber che scriverà una Rivelazione ancora più ampia di questa del 1840”, e magari in questa futura Rivelazione ci sarà proprio tale spiegazione.
Le costrizioni che NON vuole il Signore sono i miracoli, poiché essi “costringono” le creature a “credere per forza”.
Comunque mi è già arrivata la risposta del numero uno tedesco, l’amico Wilfried, il quale dice che “ai tempi di Adamo era possibile l’unione di due esseri in una sola entità, ma nel nuovo Cielo ciò non sarà fatto, poiché non è scritto in nessuna parte dell’Opera di Lorber, e dunque, secondo lui, la moglie e il marito restano separati per sempre”.
Questo però l’ho intuito traducendo con il traduttore di frasi online, che traduce malissimo, pertanto posso aver capito male.
Ti invio dunque la sua risposta via E-mail, poiché tu dovresti sapere un po’ di tedesco.
Se riuscirai a capire precisamente ciò che dice Wilfried, allora scrivilo nel Forum, e così la discussione potrebbe terminare con una “condivisione generale”.
Bisognerebbe invitare al Forum anche Alfio Pazzini e Vittorio Brunello, dato che sono tra i maggiori esperti di Lorber.
Non so però se Vittorio abbia Internet.
Ci sentiamo alla prossima.
Ciao a tutti.
Giuseppe & Gesù (sperabile suo Amico)
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Re: individualità

Messaggioda Andrea » 29/12/2010, 23:41

Si giuseppe è bene rinominare questa discussione perchè il termine "individualità" porta confusione mentre il titolo "Unificazione uomo-donna-Dio" rende meglio l'idea, quantunque bizzarra :D
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Re: individualità

Messaggioda giuseppe » 31/12/2010, 7:51

Cari amici e amiche,
leggendo l'opera LA NUOVA RIVELAZIONE, mi sono fatto l'idea, forse sbagliata, che noi tutti siamo "soltanto" PARTICELLE DI DIO, ovvero che ogni essere (completo di entrambe le polarità) fosse una Sua particella o cellula.
Non vi posso dire qual è la mia teoria conclusiva, poiché innescherei una discussione interminabile.
Eccovi, però, solo alcune delle Rivelazioni dalle quali mi viene la convinzione che TUTTI insieme formiamo UN SOLO ESSERE (il Corpo di Dio), mentre invece a metà strada, ovvero nel terzo Cielo e nella santa Città di Dio ci sono i mariti e le loro mogli ancora in corpi distinti: maschio e femmina.
Eccovi solo 3 di tali profonde Rivelazioni, a noi comprensibili solo in futuro.
E pertanto ringrazio il Signore, poiché se sapessimo tutto già ora sulla Terra, ci saremmo certamente annoiati a morte nella futura vita eterna!
Grazie a tutti da Giuseppe & Gesù, il suo Socio, Fratello, Amico e Padre.

LA MOSCA/12
9. Sì davvero, il Cielo, nel suo aspetto umano, è tanto immenso che tutti gli innumerevoli miliardi di globi cosmici, dai quali è costituito quel grande Uomo-Universo che abbiamo detto prima, potrebbero trovare molto comodamente posto in un tubicino di un pelo del suo corpo, al punto che essi potrebbero davvero compiere i loro movimenti nello stesso tubicino di un pelo senza mai urtare le pareti di questo.
10. Ed ora pensate, quanta vita ha dunque questo Uomo-Cielo già in un tubicino di un pelo del suo corpo, ovvero almeno in un’altra parte del suo corpo corrispondente ad un tubicino di un pelo; quanta vita deve egli avere poi in una delle sue membra, quanta di più nel suo cuore e quanta mai di più nel suo intero essere corporeo, e tuttavia tutto intero questo Uomo-Cielo pensa di per sé come fosse semplicemente un singolo uomo preso da per se stesso, mentre innumerevoli miliardi e miliardi dei più perfetti angeli e spiriti che lo costituiscono pensano pure e vivono di per se stessi ed indipendentemente come il grande Uomo-Cielo!
11. Anzi, in questo Uomo-Cielo esistono ancora altri rapporti, in seguito ai quali degli esseri, che hanno pensieri ed affetti assolutamente identici, formano un’unione che, presa in se stessa, trova corrispondenza in un corpo mondiale terrestre o per lo meno in una parte di esso, e rappresenta perfettamente un uomo, il quale a sua volta può pensare e percepire di per sé in modo perfettissimo come se fosse un singolo uomo di per sé esistente.
12. Sì, Io vi dico ancora in aggiunta che nella Mia Infinità vi sono perfino parecchi di tali Cieli, ed ogni Cielo è di per sé un perfetto Uomo, e tutti i Cieli presi assieme vengono a formare poi nel loro complesso ancora un Uomo infinito, il quale però non può venire pensato e sentito da nessun altro all’infuori che da Me soltanto, perché Egli è veramente il Mio Corpo Stesso, ovvero è Dio nella Sua Infinità, il Quale certamente pensa e sente la Sua Individualità ed Unicità nel modo più determinato e più chiaro; e tuttavia quale Molteplicità di Vita in Lui!
13. Per poco che voi confrontiate ora queste due immagini, e che poi le consideriate in spirito, non vi potrà più allora di certo sfuggire come in una Vita eterna ed infinita innumerevoli vite possano muoversi liberamente e possano godere in modo perfettissimo le più elevate delizie della vita, pur non essendo che parti soltanto di quella sola Vita principale in Dio.

3. Capitolo (GFD1)
2. Tu Mi domandi se è possibile che proprio dappertutto ci siano uomini come qui sulla Terra che tu abiti, e Io ti dico: “Sì, ci sono dappertutto uomini che provengono dalle Mie viscere, e Mi riconoscono secondo il tipo di viscere; e quelli che provengono dalle Mie mani e Mi riconoscono dalle Mie mani; e quelli che provengono dai Miei piedi e Mi riconoscono dai Miei piedi; e quelli che provengono dalla Mia testa e Mi riconoscono dalla Mia testa; e quelli che provengono dai Miei capelli e Mi riconoscono dai Miei capelli; e quelli che provengono dai Miei lombi e Mi riconoscono dai Miei lombi; e in generale quelli che provengono da ogni e ciascuna singola parte della Mia Entità corporea, e Mi riconoscono secondo tale parte. E la loro vita e la loro beatitudine corrispondono alla parte da cui sono scaturiti, e tutti sono Mie creature, che Mi sono care; poiché Io sono tutto Amore, e dappertutto sono l’Amore Stesso.
3. Ma gli uomini di questa Terra li suscitai dal centro del Mio Cuore, e li creai perfettamente a Mia immagine e somiglianza, ed essi non dovrebbero essere soltanto Mie creature, ma i Miei cari figli, che Mi devono riconoscere non come Dio e Creatore, ma solo come il loro buon Padre, Colui che, dopo un breve periodo di prova, vuole riprenderli interamente con Sé, affinché essi abbiano tutto quello che ha Lui Stesso, e possano abitare presso di Lui eternamente, e con Lui regnare e governare l’Universo. Ma vedi, tutte le Mie creature Mi amano come loro Creatore nella loro grata gioia di esistere; invece i Miei figli non vogliono il loro Padre e disdegnano il Suo Amore!

156. Capitolo (GVG2)
11. Dice il comandante: «Amico degli uomini di questa Terra! Questa tua prima facoltà, cioè di poterti vestire a tuo piacimento grazie alla sola volontà, senza disporre di stoffa, mi piace molto e sarebbe davvero utilissima alla povera gente, particolarmente d’inverno; ma l’altra tua facoltà d’indossare una veste dallo splendore accecante, dinanzi alla quale la vita umana non potrebbe reggere, questa non mi piace, almeno non in questo mondo e perciò non è opportuno insistere più oltre su tale argomento. Ma io vorrei, tuttavia, apprendere ancora una cosa da te: considerato che noi ci troviamo qui soli e non c’è da imbarazzarci di fronte a nessuno, potresti ben rivelarmela. Ecco dunque la mia domanda: esiste anche fra voi una distinzione di sesso?»
12. Dice l’angelo: «La questione che tu poni è piuttosto materiale ed inopportuna, però siccome in te è suggerita unicamente dalla brama di conoscere, allora io ti risponderò anche nettamente con un no! Dato che siamo spiriti della Creazione primordiale, c’è in noi – e siamo innumerevoli – un unico e solo essere, il positivo maschile quale primo ed esclusivo agente, ma tuttavia in ciascuno di noi vi è perfettamente presente anche il principio femminile negativo, cosicché ciascun angelo rappresenta in sé il perfettissimo matrimonio dei Cieli di Dio. Dipende assolutamente da noi se vogliamo mostrarci nella forma maschile oppure femminile, e ciò sempre entro lo stesso involucro spirituale.
13. Poiché però noi stessi siamo un doppio essere, in questo sta appunto la ragione per cui noi non possiamo mai invecchiare, perché in noi le due polarità si sostengono vicendevolmente nell’eternità, invece in voi esseri umani i poli sono separati ciascuno in una personalità sessuale distinta e divisa e come tali, esistendo di per sé soli, non trovano in sé alcun appoggio.
14. Quando le polarità personali separate vengono esteriormente a contatto, non fanno che perdere del proprio e sono simili ad un otre di vino che sempre più raggrinzisce quanto più gli si sottrae il suo contenuto alcolico. Ma se tu potessi immaginare un otre capace di riprodurre continuamente in sé quanto gli viene levato, allora non ti sarebbe più possibile vedere sulla sua superficie le pieghe e le grinze che danno alla sua forma l’aspetto della cosa vecchia. Comprendi bene questo?»
15. Dice il comandante: «La cosa non mi riesce ancora proprio chiara del tutto, tuttavia una vaga idea me la sono potuto fare. Ad una prossima occasione favorevole potremo ben riprendere questo discorso, ma ora sarà bene che entriamo in casa, perché certamente saremo attesi!»
16. Dice l’angelo: «Sì, questo senz’altro. Del resto anch’io sento già quello che voi definite fame»
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Re: individualità

Messaggioda Alfio Pazzini » 02/01/2011, 16:24

Prima di iniziare bisogna tenere ben chiara l’immagine del MASCHILE e del FEMMINILE. Il Maschile (positivo) è ciò che genera, il Femminile (negativo) è ciò che è stato generato. Dio essendo l’Essere primo è positivo ma avendo generato Lucifero (Satana) è anche negativo Tutti siamo maschili e femminili, ossia io Alfio come spirito nei confronti dello Spirito di Dio sono SEMPRE NEGATIVO, (a meno che come satana decida di non ricevere più la Sua forza (amore) ma confido in tutto ciò che faccio solo con la mia forza eleminandolo dalla mia vita) ma se mi raffronto con le mie figlie nei suoi confronti sono “Positivo”, mentre se mi raffronto con i miei genitori sono “Negativo” Anche l’atomo eterico è positivo e negativo altrimenti non potrebbe essere attratto o respinto da ciò che è simile o contrario. Così ora cominciamo con DIO all’inizio.
La Divinità era fin dall’eternità la Forza che compenetrava tutta l’infinità dell’infinità. Per Lei non esisteva nessun limite, da Lei s’irradiò della luce e forza inimmaginabile, ma l’esternazione della pienezza dei Suoi pensieri, non ha trovato eco, perché fuori da Lei non esisteva nulla di essenziale che era capace di accogliere ciò che da Lei defluiva, che costituiva a sua volta la risonanza per la Sua esternazione. Per questo voleVa far sorgere anche qualcosa che rispondesse a Lei, quindi un’immagine Sua, il principio “Donante” richiedeva un essere “accogliente” .
La Divinità dunque volle creare e disse in Sé: “In Me giace tutta la Forza delle eternità, perciò Io voglio porre fuori da Me le Mie idee, per scorgere in esse di che cosa sono capaci le Mie Forze! Dunque Voglio creare un essere che sia dotato di ogni Forza come Me Stessa, tuttavia in modo tale che esso porti in sé le caratteristiche in cui Io stessa Mi possa riconoscere!” E fu creato uno spirito, che venne dotato di ogni Forza derivante da Lei, per presentare alla visione della Divinità le Sue Forze insite in Lei. In questo spirito la Divinità Stessa volle stabilire il punto fisso della propria efficienza. Questa forza data, che fu immessa nello spirito appena sorto, era il Polo opposto.
Nella creazione del primo essere Fu mossa solo dal pensiero di crearSi un vaso che doveva accogliere la Sua forza d’amore che fuoriusciva continuamente, perché il Suo illimitato amore voleva donarSi . L’Infinito E’ Mio, ed Io lo Personifico!
Così, allora, dal complesso di tutti i moltissimi raggi dipartitesi nell’eternità, sorse una Unità essenziale, un portatore di tutto ciò che dalle eternità sia mai affluito e si sia unificato nei raggi sostanziali in maniera spiritualmente profonda, infinita ed eternamente chiara fuori da Me, l’Uomo e la Donna eterni.
Questo portatore di luce (Lucifero) è la donna neo-creata, e fu costituita libera quale immenso campo di raccolta di ogni luce sostanziale affluita da Me dalle eternità ed in sostanziale pienezza.
Vedi: questa immagine, il Negativo santificato dello stesso santo Positivo
(LUCIFERO l’immagine (vaso) di Dio, SATANA è il nome dato a questa immagine (esempio “Io come immagine sono un uomo, ma di nome mi chiamo Alfio).

Questa è la donna che venne generata all’inizio. Nello spirituale questa donna altro non è che il pensiero del Dio infinito messo fuori da Lui (si è creato un’immagine”vaso”) e riempito dei Suoi pensieri (spiriti). Questa creazione esteriore è la riflessione visibile del Suo amore. Quando questi pensieri (dentro Lucifero) maturi accolgono e rimandano la Sua luce che altro non è che l’amore di Dio ri-riflesso ecco che questa Sua donna (Satana) è fusa tutt’uno con Dio perché ciò che riceve non lo trattiene ma lo rimanda amplificato e per un lungo periodo fu anche così (e questo appunto è l’unione tra il maschile e il femminile.) Ma poi l’amor proprio di Satana non rifletteva ciò che dalla corrente generatrice arrivava ma lo tratteneva per sé stesso e la riversava sul suo amore, ossia sui pensieri (spiriti) da lui esternati rinnegandoli al creatore e fu così si separò il maschile dal femminile.
Quando fu creato Adamo, anche lui si sentiva solo e il suo pensiero come quello di Dio era di avere qualcuno accanto a sé per comunicare e non sentirsi solo e questo desiderio per un essere simile era il suo amor proprio, ma visto che Adamo a differenza di Dio non era in grado di esteriorizzare fuori da lui l’essere che aveva pensato, allora il Signore non fece altro che estrarre fuori da Adamo il suo desiderio e convertirlo nell’immagine a lui piacente chiamata Eva. (questo era la Donna il negativo di Adamo.) In questa donna Adamo mette tutte le sue attenzioni e il suo amore (che altro non è che il suo amor proprio nell’immagine di Eva) e questo ha fatto in modo di mettere il Signore al secondo posto, ossia non riflettere l’amore primario verso il creatore ma verso Eva. E così anche in lui avvenne la divisione fra il maschile (ciò che genera) e il femminile (il generato).
Quando nel “G.F.D. 2” Abedam rivolto a Gioria che è tutto amore per il Signore gli da una “donna” per metterlo alla prova, affinchè attraverso la donna, per mezzo della quale l’uomo venne diviso da sé stesso e così PURE DA ME, egli ritorni ad essere compiutamente una cosa sola dinnanzi a Me, ma finchè egli è ancora diviso (ossia amerà più il suo amor proprio (donna) di Me) allora egli non è atto del massimo amore da parte Mia per lui e da parte sua per Me.
E così è anche ogni essere umano finchè la sua “donna” (amor proprio negativo) non sarà unito con il suo “positivo” (amore principalmente e unicamente per il Signore,) resterà “diviso”, ma appena l’essere umano invertirà il suo amore ecco che allora si unirà alla sua “donna” e insieme sono proiettati verso il Signore avendo come unico desiderio di fare solo la SUA VOLONTA’. Perciò con il termine “donna o negativo” altro non è che l’annullamento della propria volontà per fare esclusivamente la SUA.
Dio creò i Cherubini e i Serafini e questi sono maschili e femminili, ma loro non sono fusi tra di loro, ma sono fusi unicamente con la volontà di Dio e sono indistinguabilmente separati come esseri, ma uniti rigidamente attraverso il loro amor proprio (donna) con lo spirito di Dio
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Re: individualità

Messaggioda gmc72 » 05/01/2011, 23:35

Cari Amici,
devo dire che questo argomento è stato proprio azzeccato; è riuscito a movimentare efficacemente il forum.
Ho letto tutte le risposte e facendo una sintesi, mi sembra di capire che la maggioranza pensa che Uomo e Donna conserveranno la propria Individualità, seppur uniti nella Volontà del Signore.
Solo io e Giuseppe (stranamente d'accordo in questo argomento) sosteniamo che Uomo e Donna si uniranno in un Unico Spirito, formando un'Unica Identità.
Penso infatti che ciascun uomo e ciascuna donna sulla Terra non possieda già da ora una propria "individualità", ma ne possegga solo la metà.
E' anche per questo che nel nostro istinto primordiale siamo sempre alla ricerca dell'altra metà e ci sentiamo incompleti se non la troviamo.
A tal proposito mi chiedo: "Se è vero che Uomo e Donna conserveranno la propria Individualità, unificandosi solo nell'Anima e nella Volontà di Dio, in che cosa si differenzieranno le due individualità?" In che modo manifesteranno la propria diversità? Se la Volontà è unica, in che modo possono manifestare la propria differenza? Solo parlando tra di loro? Come interagiscono tra di loro? Che senso ha avere due identità se la Volontà è unica?
Non so se sono riuscita a spiegare bene il mio dubbio.. spero di non essere stata troppo ripetitiva.
Attendo le vostre risposte.

Gio
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