Jakob Lorber














    

















individualità

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Messaggioda massimo » 09/11/2010, 15:19

E vai! Vediamo se riusciamo a far funzionare come si deve questo Forum!
Subito un argomento che stò discutendo in privato con un altro amico di Lorber.
Do per scontato di essere giunto alla conclusione che ogni anima-spirito rimarrà indipendente con una sua individualità per sempre anche se UNO con il Signore. La domanda che invece ancora lascia dei dubbi è la seguente: uome e donna si riuniranno in un unico spirito (come doveva essere ai primordi) o rimarranno individualità separate? Saranno UN solo spirito solo quando si uniranno"carnalmente", tornando a essere due dopo tale unione? Vediamo se con uno scambio di opinioni si arriva alla Verità! (strada facendo vi dirò a quale conclusione sono finora giunto).
Fatevi sotto.
massimo
 
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Re: individualità

Messaggioda luciano » 10/11/2010, 15:54

Penso che la identità delle anime umane create resterà immutata nelle eternità sia che siano attualmente nella condizione materiale maschile o femminile. Solo nel pensare e l' amare le stesse cose, e nello stesso modo c'è una unione o fusione di intenti e volere.
Massimo in questo forum è stato fatto un estratto il 26/1/2009 con titolo "Sul vero amore e matrimonio- Poligamia e falso matrimonio" che tratta anche se indirettamente questo argomento. Si trova invece per chi parteciperà a questo argomento una nota chiarificatrice nel vol. 1 di Doni del Cielo cap. 83 paragrafo 32.
Saluti a tutti da Luciano P.
luciano
 
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 10/11/2010, 22:11

Grazie Luciano, spero che il tuo sia solo il primo di tanti interventi. E spero anche di sentire altre opinioni al riguardo. Chissà se qualche altro lavoratore dell'ultima ora ci aiuti a capire meglio....
massimo
 
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Re: individualità

Messaggioda gmc72 » 13/11/2010, 8:23

Ciao Massimo,
come primo argomento.. veramente niente male! In realtà, sapendo che uno degli argomenti dell’ultima riunione a Gambassi sarebbe stato il primo libro di Robert Blum, ho tentato di “prepararmi” e sono arrivata ad una conclusione che non mi aspettavo.
Ho sempre pensato che un uomo ed una donna divenissero una Cosa sola, ma con due identità / volontà diverse; metto insieme “identità” e “volontà”, perché ritengo rappresentino la stessa cosa. Infatti, avere un’identità indipendente vuol dire avere anche una volontà indipendente.
Questa è anche la conseguenza più razionale; è inconcepibile perdere la propria identità, amando un’altra persona e se ciò accade si tende a considerare il “perdere sé stessi” come un atto di debolezza. Infatti, ci è stato insegnato che un rapporto sano e duraturo è rappresentato da due persone mature, che non dipendono l’uno dall’altro, che sono reciprocamente sicure di sé, ma scelgono di stare insieme per amore. Due persone che non stanno insieme perché “hanno bisogno” l’uno dell’altro, ma che scelgono consapevolmente di voler stare insieme, per puro e semplice amore.
Ma nonostante la razionalità mi abbia portato a fare questo ragionamento, ho capito che Gesù con l’Amore Coniugale, intendeva una cosa completamente diversa. Il tipo di Amore a cui si riferisce Gesù, non ha a che vedere con questo mondo ed è una cosa assolutamente rara, così come è raro trovare Gesù. Quando si trova l’Amore Coniugale, così come lo intende Gesù, è come trovare Gesù stesso; questo ho capito. Penso quindi che trovare e, soprattutto, riconoscere la propria Anima Gemella, significhi diventare una Cosa Sola con l’altra persona, con una Unica Volontà ed una Unica Identità, come lo Ying e lo Yang, due metà che vanno a formare un’Unica Coscienza. Ma affinché questo avvenga, ogni metà deve arrivare a conoscere profondamente prima sé stessa; ciò è necessario per capire che cosa manca a noi stessi, per poter riconoscerlo nell’altro. E cosa ancora più importante, una volta riconosciuti, ognuno di essi deve volontariamente decidere di diventare una Cosa Sola con la sua metà, spinto da un Amore incontenibile, ma consapevole. Non penso che due anime divengano una Cosa sola, solo durante l’unione carnale, perché essa è solo la conseguenza fisica dell’unione delle anime. Piccoli esempi di quello che intendo, ho potuto notarlo osservando alcune coppie, che talmente affiatate, tendono a capirsi “al primo sguardo”, senza neanche parlare e desiderano sempre le stesse cose; sono assolutamente “in simbiosi”. In questo modo, diventare Una Cosa Sola, non equivale più a perdere sé stessi, ma bensì finalmente completarsi, trovare la parte che mancava a sé stessi e finalmente diventare un Individuo completo. Questo secondo me è quello che Gesù intende per “Matrimonio dei Cieli”. Ebbene, questo è il mio pensiero! Avanti il prossimo!!!!
gmc72
 
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 13/11/2010, 9:27

Grazie Giovanna. Ottimo intervento, ci vuole un punto di vista femminile. Ma ....
mi sorgono alcune domande:
tu dici che l'Amore Coniugale è raro, come trovare Gesù(e qui non mi trovi molto d'accordo) ma poi dici che alcune coppie di tuoi amici sono talmente in simbiosi da volere insieme sempre la stessa cosa. E di esempi di questo genere ce ne sono parecchi anche se secondo me non sono indice di unione tra anime gemelle. Quindi: c'è o non c'è l'Amore Coniugale sulla Terra? O è solo una prerogativa del mondo spirituale? Del resto nella Nuova Rivelazione è pieno di esempi di coppie celesti che non centrano nulla con quelle terrene (Blum ne è un chiaro esempio).
Concordo pienamente sull'unica volontà che c'è nella coppia perfetta celeste, unica volontà che è la stessa che c'è(ci sarà) tra creatura e Creatore una volta che saremo perfetti nei Cieli.(Volontà uguale ma individualità separate!)
Anche nel mondo spirituale ci sarà un unione "fisica" nella coppia perfetta, ovviamente senza lussuria, ma terminata questa sorge la domanda che non ha ancora avuto la risposta finale(o se l'hai data non l'ho compresa):
rimarremo in eterno maschio e femmina con individualità singole o ci sarà una fusione-unione e la coppia ritornerà/diventerà uno spirito unico?
Grazie ancora per il tempo che dedichi alla ricerca della Verità, speriamo che altri si risveglino e ci aiutino in questa ricerca. Un fraterno abbraccio, contiunua così.
massimo
 
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Re: individualità

Messaggioda gmc72 » 13/11/2010, 10:14

Ciao Massimo,
grazie per la tua risposta; effettivamente non tutte le coppie simbiotiche possono essere definite “Coniugi Celesti”; molti sono diventati simbiotici a causa del lungo tempo passato insieme, ma ho preso come esempio loro, solo per spiegare il tipo di rapporto che si instaurerebbe, secondo me, tra due veri coniugi. Penso che l’Amore Coniugale esista anche durante la Vita terrena, ma che sia estremamente difficile viverlo, solo a causa nostra. Penso che per poter vivere un Amore “perfetto” del genere, bisognerebbe che entrambe le anime abbiano raggiunto lo stesso grado di “spiritualità”, perché se no o l’uno o l’altro non riconoscerebbe la propria metà. Viviamo una vita immersa in tanti condizionamenti esterni e le nostre scelte difficilmente nascono dalla nostra Volontà, ma sono “condizionate” e non libere.
Penso quindi che per “meritarsi” un Amore del genere, bisogna prima passare per una profonda Conoscenza di Sé Stessi, attraverso l’Amore per Gesù; gira che ti rigira, sempre lì andiamo a finire…
Penso che il concetto di femminile e maschile sia così ben definito e separato solo su questa Terra e che nell’Aldilà possano coesistere, senza ostacolarsi; penso quindi che lo Spirito divenga un'unica Entità…
Grazie mille Massimo e speriamo di ricevere tanti altri punti di vista!!!!!
Gio
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Re: individualità

Messaggioda luciano » 13/11/2010, 10:51

Trovo interessante come si stà sviluppando l'argomento in questione.
Mi pare di capire che da quello dell'individualità eterna dell'individuo si stia andando verso il rapporto di coppia o amore di coppia. Io ritengo che l'amore di coppia sia di intralcio in questa prova di vita terrena al fine di conquistare la rinascita spirituale. Mi è parso di aver capito che il Signore, nella Nuova Rivelazione in più punti, consigli di sacrificare l'amore e la ricerca della propria anima gemella in favore totale dell'amore per Lui e che poi nell'altra vita quando il traguardo della rinascita spirituale sarà raggiunto ci sarà dato come dono libero il nostro partner. A supporto di ciò porto questa riflessione; dove stà nel numero 666 il ruolo della nostra metà complementare (maschio o femmina), nel 600 del Padre o nel 60 del prossimo o nel 6 che spetta a noi. Io credo che dobbiamo costantemente fare riferimento a questo importante rapporto nelle scelte della nostra vita.
Per quanto riguarda l'individualità eterna della propria identità dico anche, perchè a Roberto Blum rinato nello Spirito Divino è stata data Elena a sua volta rinata nello Spirito Divino? Se ci fosse una loro fusione in non so quale spirito, quando questa avverrebbe? visto che nella Nuova Rivelazione non ne ho trovato traccia.
Avrei una richiesta da fare a Giovanna di Roma. Se puoi fammi avere l'indirizzo tuo di email che avrei da inviarti una missiva privata dato che anche Damiano lo ha perso.
Ciao a tutti da Luciano
luciano
 
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 13/11/2010, 21:18

Finalmente un utile scambio di opinioni stando comodamente seduti a casa propria!
Cara Giovanna, caro Luciano, è tutto vero, bisogna PRIMA amare il Signore e poi, tramite questo Amore, il proprio partner e tutto il nostro prossimo. Stò rileggendo Blum vol 2 e vi invito a leggere subito i capitoli da 244 a 255 dove il Signore dà molte risposte alle nostre domande e, in particolare, nel cap 255: "l'Amore genera la Sapienza, e la Sapienza genera di nuovo Amore. Questo è l'eterno Ordine della Vita in Dio".Quindi mi sembra di capire, come dice anche Luciano, che non ci sarà fusione tra maschio e femmina ma entrambi, ciascuno con una sua individualità, ci accresceremo l'uno con l'altro per le eternità. E l'Amore per il Signore deve essere maggiore e prioritario sull'amore per l'anima gemella. Cosa ne pensate? E cosa ne pensa anche chi, forse, ci legge ma non scrive nulla?
massimo
 
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Re: individualità

Messaggioda luciano » 19/11/2010, 23:53

Ciao Massimo e a tutti coloro che ci leggono. Ho letto il capitolo 255 in" Dall'inferno al Cielo" ed ho trovato il contenuto molto interessante, un ulteriore tassello alla risposta della domanda che nella riunione spirituale in Toscana non eravamo riusciti a darci. Per chi ci legge e non era presente alla riunione la domanda era questa;
Chi controlla il cuore e l'amore cieco che questi abbraccia quando questo non è rivolto al Signore. O anche espresso in altri termini chi guida l' Amore visto che la Sapienza è generata da questi.
Come dicevo la lettura del capitolo 255 in R. Blum è importante e basilare ma ho trovato oggi la risposta giusta e per mè definitiva nel capitolo 205 del secondo volume "Doni del Cielo". Che la comprensione di questa rivelazione sia molto importante per ognuno di noi che ha a cuore la rapida conquista della rinascita spirituale lo dice il Signore nel paragrafo finale 15 e 16.
Vorrei qui far notare che l'aver trovato rapidamente questa importante risposta alla nostra domanda rimasta insoluta durante la riunione non è certo dovuto al caso o alla nostra perspicacia ma solo alla guida sempre presente di Gesù nei nostri confronti che ci fà trovare il libro giusto ed il capitolo giusto nel momento più opportuno della nostra crescita spirituale. Quindi ogne lode, onore e ringraziamento vadano solo a Voi Santo Padre nostro.
Luciano
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Re: individualità

Messaggioda massimo » 21/11/2010, 22:24

Ciao Luciano, come vedi il Signore interviene sempre e guida noi esseri pigri ed inutili affinchè la Verità venga trovata.E ci guida sempre anche se non ce rendiamo conto. Noto che non c'è nessun nuovo intervento, a parte i nostri, come se ci fosse quasi paura di intervenire per non essere giudicati o ripresi duramente nel caso dicessero qualcosa di "sbagliato", mostrando così di essere ne caldi ne freddi, e cioè la categoria di esseri più malvista dal Signore.E tra noi non c'è nessun giudice che si arroghi tale potere. O forse anche tra gli amici di Lorber la ripresa dell'uso del forum non è stata da noi sufficientemente pubblicizzata(quindi colpa nostra!), anche se a giudicare dalle visite qualcuno oltre a noi ci deve essere stato.
Devo farti solo un piccolo appunto e te lo faccio qui pubblicamente non per criticarti ma perchè ritengo sia giusto così, quindi spero non te la prenderai.
Non si dà del VOI al Signore, ma tra i figli e il Padre solo il TU deve essere usato. Tra l'altro, purtroppo non mi ricordo in quale punto, su un libro di Robert Blum, il Signore riprende non mi ricordo chi perchè gli si rivolgeva dandogli del Voi e non del Tu.
Quindi più confidenza con il nostro Padre Celeste che vuole essere amato e non ossequiato!
massimo
 
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