Jakob Lorber












  

















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LE OPERE PRINCIPALI
    di Jakob Lorber

   
   Come apprendiamo dalla biografia di Leitner, l'attività di scrittore spirituale di Jakob Lorber ebbe inizio il 15 marzo 1840 con l'opera

   


Il Governo della Famiglia di Dio
   
   1. Dopo alcuni capitoli d'introduzione, quest'opera fondamentale in tre volumi tratta le questioni principali di qualsiasi pensiero religioso: l'Essenza di Dio, la creazione primordiale del mondo spirituale, la formazione della creazione dei mondi materiali, la creazione del genere umano e la storia delle origini dell'umanità fino alla catastrofe terrestre dell'Asia anteriore: il diluvio universale. La forma rappresentativa, già in questa come in quasi tutti gli altri scritti di Lorber, non è la trattazione scientifica, bensì invece ci vengono offerti i più profondi insegnamenti su tutte le questioni dell'aldiqua e dell'Aldilà sotto forma di descrizioni di vita avvincenti e vive. In un modo incomparabilmente penetrante ci viene così presentata, dinanzi all'anima, l'Essenza di Dio e della Sua Creazione spirituale e materiale e nella storia del primo genere umano ci viene messo davanti lo specchio della nostra propria essenza umana e allo stesso tempo ci viene mostrata la via sulla quale noi possiamo giungere dall'imperfezione umana alla perfezione beata.
   


La storia dell'infanzia di Gesù
   
   1. Quest'opera è una Nuova Rivelazione circostanziata del cosiddetto Vangelo di Giacomo, compilato da Giacomo, fratello del Signore, sull'infanzia di Gesù, Vangelo che era in circolazione nel primo e nel secondo secolo dopo Cristo. Questo Vangelo, nel corso di un accertamento delle scritture ad uso della chiesa che venne fatto nel 4° secolo dopo Cristo dai patriarchi di Alessandria e di Roma, per motivi oggi ignoti, venne definito "apocrifo", vale a dire di origine incerta, e non fu perciò accolto nel numero delle sacre Scritture; un giudizio questo che per molti secoli riguardò anche la rivelazione (Apocalisse) di Giovanni, l'epistola di Giacomo e molte altre parti della Bibbia. Il 22 luglio 1843, Jakob Lorber, che nulla conosceva dell'esistenza e del contenuto di questo Vangelo, ebbe la comunicazione interiore che gli sarebbe stato dato di nuovo lo scritto scomparso di Giacomo "dall'epoca in cui Giuseppe prese con sè Maria". Si disse che Giacomo, un figlio di Giuseppe, aveva annotato tutto questo, ma col tempo era stato tutto così travisato che non aveva potuto essere accolto come genuino nella Bibbia.
   In 299 Dopo il 1969 fu scoperto il capitolo 192. E da allora sono 300 capitoli. capitoli l'opera descrive in un semplice e nobile linguaggio ed una rappresentazione affascinante e plastica la nascita e l'infanzia di Gesù, in un modo che ritempra il cuore e irradia luce a tal punto che nessun lettore libero da pregiudizi può misconoscere la divina Verità. I misteri attorno alla persona di Gesù vengono chiariti e in pari tempo l'opera offre una descrizione viva dei tempi e delle condizioni di allora. Commovente è l'operato spirituale del meraviglioso Bambino in mezzo a tanta gente di tutti i ceti e di tutti i popoli. Il dettato di Lorber trova ampia concordanza con i frammenti del Vangelo di Giacomo tramandati nella Bibbia di Berlenburg.
   


Il Grande Vangelo di Giovanni
   
   1. Quest'opera, forse perché emana lo spirito d'amore di Giovanni ed essendo anche stata ispirata da questo alto principe degli angeli, come mediatore, viene anche chiamata brevemente "L'opera di Giovanni". Quest'opera imponente, che rappresenta un compendio e il coronamento della Nuova Rivelazione, può certamente essere definita, accanto alla Bibbia, la più considerevole fonte di conoscenza di tutta la letteratura del mondo. In essa noi riceviamo, conforme alla promessa di Giovanni nel capitolo 14, 26 del Vangelo biblico, una descrizione dettagliata e profonda di tutto ciò che Gesù ha detto e fatto nei tre anni del Suo insegnamento terreno. Non vi può essere certamente dubbio alcuno che la Divinità fattasi uomo in Gesù, come Maestro e Risvegliatore delle molte migliaia provenienti da tutti i popoli e da tutti i ceti che si stringevano attorno a Lui alla ricerca della luce, abbia insegnato e operato considerevolmente di più di quanto è stato tramandato ai posteri nei Vangeli della Bibbia. Ciò viene espressamente accennato nel Vangelo biblico di Giovanni nel capitolo 21, 25, dove si dice: "Vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha detto e compiuto. Se tutte queste venissero scritte una per una, il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere". Di ciò che Gesù rivelò alla ristretta cerchia dei Suoi discepoli più maturi, in merito a Dio, alla creazione e alla via della salvezza, a causa della mancante capacità di comprensione del suo ambiente e dei posteri ancora immaturi, potè essere data solo una parte comprensibile, d'importanza vitale, consistente in una semplificata dottrina di fede e di vita. Soltanto dopo due millenni rientrò nel piano educativo della Divinità, conforme alla promessa di Giovanni 14, 26, di svelare nuovamente all'umanità odierna e futura in una rivelazione, generalmente accessibile, tramite Jakob Lorber, tutto ciò che era stato rivelato da Gesù alla cerchia più ristretta dei Suoi discepoli, solo in modo più profondo e complesso. Il bisogno esistente a tal fine deve certo essere percepito da ogni uomo pensante e che riconosce come l'umanità, nonostante la grande diffusione nella nostra epoca degli antichi scritti biblici, a causa della confusione delle ideologie di fede, sia sprofondata nel più profondo ateismo e nella più grande miseria del materialismo, da cui evidentemente senza l'intervento chiarificatore di Dio non può esserci alcuna salvezza.
   2. Nel Grande Vangelo di Giovanni tutte le domande principali della vita vengono chiarite dallo Spirito di Dio stesso che Si rivela.
   3. La verità, che nelle scritture della Bibbia è data in un certo qual modo come un seme, è sviluppata nel Vangelo di Lorber come un albero la cui chioma rivolta alla vita si espande e prospera. Con insistenza energica e penetrante viene svelata la fede "che diviene attiva attraverso l'amore" (Paolo Gal. 5,6) quale unica vera via di salvezza valida davanti al Cristo. Questa "dottrina d'amore" viene fondata e spiegata attraverso una dottrina di Dio e della creazione, altamente luminosa, unitaria e sequenziale, nella quale noi riconosciamo il duplice comandamento dell'Amore per Dio e per il fratello quale Legge fondamentale di tutta la vita nel Regno della Creazione di Dio. In esposizioni dettagliate viene quindi fondata la Legge dell'Amore quale norma determinante in tutti i rapporti della vita terrena (matrimonio, educazione dei bambini, coltivazione della fede, cura della salute, vita professionale e sociale). Ed infine la dottrina dell'Aldilà offerta nel Grande Vangelo di Giovanni ci illumina sull'evoluzione dopo la morte sotto lo stesso aspetto della perfezione nel puro amore divino. Questo eterno contenuto primordiale originario di ogni religione lo vediamo incorporato nella dottrina e nell'esempio di Gesù Cristo, il Crocifisso, che si svela a noi, in particolare anche in quest'opera principale della Nuova Rivelazione,