Jakob Lorber












  

















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Intermezzo terreno
   
   1. Dopo che Lorber ebbe trascorso quattro anni con questa occupazione di scrittura e impartendo lezioni di musica, nel 1844 ricevette dai suoi due fratelli, dei quali uno era amministratore di una tenuta e l'altro capoposta, ambedue domiciliati a Greifenburg nella Carinzia superiore, l'invito a recarsi da loro per aiutarli a sbrigare alcuni affari privati. Dato che il guadagnarsi la sua esistenza a Graz, dove il numero degli insegnanti di musica andava sempre più aumentando, diventava di anno in anno sempre più difficile, si decise di accettare questa proposta ed egli si congedò dalla città dove aveva fino allora dimorato e dai suoi amici.
   2. Egli si dedicò quindi alla cura degli affari affidatigli dai fratelli che consisteva nella sorveglianza di un commercio di legname da loro assunto e che gli davano occasione, di tanto in tanto, di intraprendere lunghi o brevi viaggi. Questi lo condussero allora a Innsbruck, Bolzano e perfino a Milano dove egli diede al Teatro alla Scala un applaudito concerto per violino. In quest'ultima città egli ebbe anche l'occasione di fare l'acquisto di un eccellente violino che gli era stato decantato come uno Stradivari e che comunque risultò essere uno strumento eccellente che in seguito gli rese ottimi servigi.
   3. Durante la sua permanenza nella Carinzia superiore egli salì anche su varie montagne alte, tra cui anche il Grossglockner (il più alto monte austriaco) e di questi grandiosi panorami alpini egli si fece a matita degli schizzi che poi più tardi a Graz realizzò con gessetto nero; e se non si aveva pretese rigorose di prospettiva, si poteva senz'altro riconoscere che egli non era privo di talenti naturali anche nell'arte del disegno, nella quale non aveva mai ricevuto alcuna istruzione.