Jakob Lorber












  

















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Conclusione della vita terrena
   
   
   1. Dopo che Jakob Lorber in questo modo attivo ebbe superato il sessantesimo anno di vita, le sue forze fisiche cominciarono gradatamente a declinare, quantunque in maniera appena percettibile per coloro che lo circondavano, mentre quelle spirituali proseguirono in un'attività non indebolita. Negli ultimi due anni che precedettero la sua dipartita, egli esprimeva sempre più frequentemente presentimenti della morte, però non dava importanza a questa sensazione della sua caducità e proseguì invariato il suo abituale modo di vita. I suoi amici, però, notarono in lui una aumentata eccitabilità, lo spegnersi graduale della sua spesso coinvolgente allegria d'un tempo e il prevalere di uno stato d'animo molto serio.
   2. Dall'inizio del 1864, Lorber affermava con ferma convinzione che non sarebbe sopravvissuto al 1865. Poco dopo egli si ammalò veramente e da quel momento fu costretto a stare a letto per tre mesi.
   3. Se in precedenza a volte era di malumore e si sfogava anche talvolta con amare parole sull'incertezza della sua situazione di vita, ora era invece un vero modello di pazienza e di pia rassegnazione. E se qualche volta si lamentava ancora, ciò ora non era un lamento tanto per i suoi travagli, quanto piuttosto per il destino generale dell'umanità. In tali occasioni egli ripeteva volentieri con umorismo alcuni versetti che egli una volta aveva trovati scritti sul muro di un giardino e che si era impresso nella mente:
   
   Il sole sorge, il sole tramonta.
   Ed ogni animale lieto se ne sta.
   L'uomo soltanto, l'uomo egli solo
   sente della vita la fatica e il duolo.
   
   4. Ma anche quando era malato, steso sul suo letto, egli era pur sempre ancora in grado di dettare, di tanto in tanto, certe cose profonde all'uno o all'altro dei suoi giovani amici.
   5. Con l'inizio della primavera egli si riprese di nuovo gradatamente e si poteva di nuovo sperare nella sua perfetta guarigione, tanto più che era in grado di lasciare di nuovo la sua camera e di recarsi all'aperto. Egli cominciò anche a riprendere di nuovo il suo abituale tenore di vita, ma non riacquistò più il suo stato di salute precedente, restò invece debole e affermò sempre più decisamente l'approssimarsi della fine della sua peregrinazione terrena.